MILANO – Sempre più segnalazioni giungono allo Sna in merito a finanziamenti di autovetture farciti di coperture assicurative accessorie di ogni tipo e premio. Abbiamo verificato nei documenti riferiti ai contratti di finanziamento per l’acquisto di autovetture da noi esaminati, la presenza fino a 4 o addirittura 5 coperture assicurative e la cosa peggiore è che gli utenti lamentano di non essere stati informati dell’inserimento di queste polizze, né tantomeno di avere ricevuto documentazione in merito. Nella maggior parte dei casi i consumatori si rendono conto della presenza di queste coperture notando nelle ricevute di pagamento l’evidenza di costi accessori non meglio specificati, costi che arrivano in taluni casi a raggiungere importi pari al 25% del valore del veicolo acquistato. In un momento nel quale l’industria dell’automobile sta attraversando una delle peggiori crisi di vendita della sua storia, evidentemente i concessionari e le case costruttrici hanno messo a punto strategie commerciali basate sull’inserimento di costi aggiuntivi che producono provvigioni tali da compensare almeno parzialmente le perdite subite.
Le Istituzioni devono necessariamente porre attenzione a questo fenomeno che si sta allargando a macchia d’olio sul territorio nazionale e che va a impoverire ulteriormente gli italiani già seriamente provati dall’emergenza Covid. Il problema – in realtà molto più generale rispetto al solo settore dell’automobile – deve essere affrontato rapidamente, visto che dal 2016 la modalità di acquisto legata al credito al consumo èin costante crescita e nel 2018 ha inciso per l’80% delle vendite totali (Sicurauto.it).
La Redazione
Sez. MERCATO – SNA CHANNEL – l’originale qui
INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SULLE POLIZZE “VENDUTE” DAGLI AUTOCONCESSIONARI
“Spiace dover constatare come gli interventi delle Autorità e delle Imprese assicurative nei confronti di soggetti che abitualmente adottano politiche distributive scorrette siano praticamente assenti, mentre nei confronti degli Agenti vi sia un’attenzione a volte persino ossessiva nell’individuare e punire ogni mancanza anche di modestissimo rilievo”.
È l’amaro commento Presidente SNA Claudio Demozzi sul tema dell’attività di distribuzione di polizze da parte dei concessionari auto, spesso esercitata nell’inosservanza delle rigide regole poste a presidio del diritto dei clienti alla trasparenza e all’adeguatezza dell’offerta assicurativa.
Dopo le ripetute segnalazioni pervenute da agenti che hanno rilevato comportamenti scorretti da parte di molte concessionarie d’auto, il Sindacato ha sollecitato alcuni propri referenti politici che stanno definendo un’interrogazione parlamentare che sarà presentata nei prossimi giorni. Secondo quanto rilevato, le polizze sarebbero spesso sottoposte agli ignari clienti senza l’informativa precontrattuale e senza una trasparente valutazione di adeguatezza.
Il Sindacato chiede ai colleghi di contribuire alla lotta contro l’attività distributiva scorretta producendo documentazione di supporto da trasmettere via email a sna@snaservice.it alla c.a. dr. Elena Fogazzi, per ulteriori interventi a tutela della categoria agenziale e degli Assicurati.
Pubblicazione del Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazione – Numero 41 del 19 ottobre 2020