Manager senza scrupoli impongono di vendere polizze e titoli spazzatura ai propri dipendenti: pioggia di reclami e denunce
MILANO – Aumentano in modo esponenziale i reclami e le azioni giudiziarie nei confronti dei dipendenti bancari. Protagonisti quasi sempre semplici lavoratori subordinati impiegati in istituti di credito, indirizzati loro malgrado, da manager senza scrupoli, a vendere allo sportello di tutto e di più, vengono inoltre imposti ai sottoposti obiettivi di budget spesso irrealizzabili: il mancato raggiungimento dei quali porta a pesanti conseguenze a carico del dipendente bancario.
Sna, ormai da anni, denuncia le molte pratiche commerciali scorrette messe in atto da troppe banche e da impiegati allo sportello spesso indotti a comportamenti sleali e poco trasparenti nei confronti dei clienti.
“Abbiamo sollevato il problema, ormai da alcuni anni, anche all’Organo di controllo ed al Ministero – dichiara il Presidente nazionale Sna Claudio Demozzi – ma ad oggi non ci risulta che vi siano stati interventi risolutivi o raccomandazioni specifiche in grado di limitare questi fenomeni, dannosi per i consumatori e per l’intero comparto finanziario ed assicurativo, sarebbe meglio per tutti se le banche tornassero a fare solo le banche e gli assicuratori solo gli assicuratori, premiando qualità del servizio e competenza professionale ormai praticamente sconosciuti in alcune realtà aziendali”.
Redazione Uno – 13/12/2021
Creditras risponde al cliente: Vuole la copia della polizza? Ripassi tra alcuni mesi. Demozzi (Sna): Ecco a voi il modello distributivo bancario quando si parla di intermediazioni assicurativa
MILANO – È un flusso continuo di segnalazioni e reclami e quando parliamo di distribuzione assicurativa mediante sportelli bancari troppo spesso parliamo di disservizi ai clienti. L’ennesimo caso pervenuto in Redazione riguarda un cliente al quale in occasione della concessione di un mutuo la banca Unicredit
sottopone la sottoscrizione di una polizza vita di investimento per 100 mila euro. Trascorrono alcuni anni e quando il cliente, la scorsa settimana, richiede alla compagnia Creditras (gruppo Allianz) la copia del contratto a suo tempo sottoscritto, si vede rispondere che a causa dello smart-working la compagnia
non è in grado di assolvere alla richiesta ed invita il cliente ad inoltrare nuovamente l’istanza “nei prossimi mesi”.
Il cliente ha presentato prontamente reclamo per il disservizio.
Viene da chiedersi se analoga risposta fosse rilasciata da un’agenzia assicurativa indipendente, quali sarebbero le conseguenze. Viene altresì da chiedersi quali controlli interni e quali processi garantiscano che simili disservizi non abbiano a ripetersi su una moltitudine di clienti.
Per il Presidente nazionale Sna Claudio Demozzi “si tratta dell’ennesima dimostrazione di quanto il modello distributivo bancario non risulti adatto
all’intermediazione dei contratti assicurativi e quanto il rapporto diretto con le compagnie lasci a desiderare in materia di assistenza e tutela della clientela”.
La Redazione SNA Channel