IL CASO. Pensando di risparmiare, si rischia di vedersi elevare multe da 900 a 3.500 euro oltre alla confisca del mezzo
La polizia locale: «Non fidatevi di siti che promettono coperture a basso costo che non
esistono». L’istituto per la vigilanza, l’Ivass mette a disposizione numero verde e mail
«Meglio fare le verifiche per evitare brutte sorprese in caso di incidente» LUIGI ALTAMURA, COMANDANTE POLIZIA LOCALE
Attenzione a chi, pur di risparmiare, si fida di assicurazioni che promettono coperture a basso costo. L’Ivass, l’istituto per la vigilanza delle assicurazioni raccomanda di adottare le opportune cautele nella valutazione di offerte assicurative via internet o telefono (anche via Whatsapp), soprattutto se di durata temporanea. In particolare, lvass consiglia ai consumatori di controllare, prima del pagamento del premio, che i preventivi e i contratti siano riferibili a imprese e intermediari regolarmente autorizzati e di consultare sul sito www.ivass.it gli elenchi delle imprese italiane ed estere ammesse ad operare in Italia (elenchi generali ed elenchi specifici per la R.C.Auto, italiane
ed estere).
La Polizia locale veronese lancia l’allarme nei confronti di altri 12 siti che vendono polizze auto false. Pertanto, le polizze ricevute da questi siti sono false e i veicoli dei clienti non risultano assicurati. «Per chi ha acquistato una polizza Re auto su internet, il consiglio della polizia locale è quello di verificare sul portale dell’automobilista la propria copertura assicurativa», spiega il comandante della Locale, Luigi Altamura.
«Secondo i dati della. Locale, anche a Verona appare in aumento il numero di veicoli privi di assicurazione. Dal 10 gennaio ad oggi sono quasi 700 i veicoli sequestrati per
questo motivo. In alcuni casi, gli agenti hanno scoperto che l’impresa assicurativa non poteva rilasciare contratti assicurativi », aggiunge il comandante. I rischi per chi circola senza copertura sono elevati e prevedono sanzioni da 868 a 3.471 euro, il sequestro del veicolo con possibile confisca in caso non venga ripristinata l’assicurazione, cinque punti decurtati dalla patente. In più, nel caso la polizia accerti una seconda violazione nel biennio, oltre al raddoppio delle sanzioni vi è la sospensione della patente da uno a due mesi.
I SITI IRREGOLARI:
www.assicuralatemporanea.com
www.feniceassicura.it
www.assicurazioniabaco.it
www.globaleassicura.it
www.assicurazionecolombo.it
www.rnisterpolizza.com
www.brokerassicurazioni.net
www.myassicurazione.net
www.categoriabreve.eu
www.onebrokerassicurazioni.it
www.facileassicura.com
www.polizzadiretta.eu
è importante dare un’occhiata al Registro unico degli intermediari assicurativi (Rui) e all’elenco degli intermediari dell’Unione Europea; all’elenco degli avvisi relativi ai casi di contraffazione, società non autorizzate e siti internet non conformi alla disciplina sull’intermediazione. Se qualcuno ha dubbi può contattare l’ufficio comunicazione e relazioni esterne e-mail: ufficiostampa@ivass.it, telefono 06.42133.452. L’Ivass sottolinea, in particolare, che i pagamenti dei premi effettuati a favore di carte di credito ricaricabili o prepagate sono irregolari e che sono irregolari anche i pagamenti effettuati a favore di persone o società, non iscritte negli elenchi. I consumatori possono chiedere chiarimenti ed informazioni al contact center consumatori dell’Ivass al numero verde 800-486661 dal lunedì al venerdì 8.30-14.30. I siti internet o i profili Facebook (o di altri social network) degli intermediari italiani che svolgono attività on-line devono sempre indicare: i dati identificativi dell’intermediario; l’indirizzo della sede, il recapito telefonico, il numero di fax e l’indirizzo di posta elettronica certificata; il numero e la data di iscrizione al Registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi nonché l’indicazione che l’intermediario è soggetto al controllo dell’lvass,
I siti o i profili Facebook (o di altri social network) che non contengono le informazioni che abbiamo indicato non sono conformi alla disciplina in tema di intermediazione
assicurativa ed espongono il consumatore al rischio di stipulazione di polizze contraffatte. Per gli intermediari dello spazio economico europeo (See) abilitatati ad operare in Italia il sito internet deve riportare, oltre ai dati identificativi, il numero di iscrizione nel registro dello Stato membro di origine, l’indirizzo di posta elettronica, l’indicazione
della sede secondaria e la dichiarazione di abilitazione all’esercizio in Italia.
FONTE: Alessandra Vaccari, L’Arena, 08-12-2019